Progetto Floreo VR per l'autismo

I disturbi dello spettro autistico (genericamente conosciuti come “autismo”) sono un insieme eterogeneo di disturbi del neurosviluppo, ossia che si manifestano nella fase di sviluppo neuro-psicologico di un individuo (generalmente nella prima infanzia).
Questo tipo di patologia influisce sulle capacità comunicative e sociali di una persona, rendendola incapace di interagire con l’ambiente che la circonda.
Esistono sommariamente due categorie di disturbo autistico: quello ad alto funzionamento (o Sindrome di Asperger, in cui il soggetto è in grado di interagire verbalmente e socialmente, e possiede un’intelligenza normale o a volte superiore) e quello a basso funzionamento (in cui il soggetto non è in grado di interagire socialmente, con un grado di sviluppo cognitivo lievemente o gravemente compromesso).

I comportamenti più noti di soggetti affetti da autismo sono la ripetitività di alcune azioni o la difficile contattabilità, come se fossero immersi in una dimensione a sé. Tali meccanismi servono a difendersi dalla sovra-stimolazione dell’ambiente circostante.

La Realtà Virtuale (VR) può essere un utile ed efficace strumento per affrontare i disturbi d’ansia correlati alle attività sociali quotidiane, come l’interazione con persone sconosciute o incontri improvvisi o inaspettati.
Inoltre, questa tecnologia può essere sfruttata per far sviluppare a soggetti con autismo l’ “attenzione congiunta”.

In questo articolo vedremo alcuni esempi di applicazioni e contenuti video che permettono di “vivere” l’esperienza di un soggetto con autismo, e la sovra-stimolazione a cui esso è perennemente esposto; inoltre, proporremo alcuni esempi di interventi educativi rivolti a soggetti che presentano alcuni disturbi comuni dell’autismo.

VR per “vivere” l’autismo

La categorizzazione

I soggetti con disturbo ddello spettro autistico presentano, agli occhi di un osservatore esterno, una routine molto definita, con comportamenti ripetitivi e rigidamente definito nell’arco della giornata.
Per fare un esempio, il noto personaggio della serie TV americana The Big Bang Theory Sheldon Cooper, probabilmente affetto da sindrome di Asperger, ha una routine quotidiana e settimanale ben scandita (bussare alla porta in tre sequenze, il sabato sera del bucato, il suo posto sul divano).
Questo tipo di comportamento “routinario” si verifica perché un soggetto con disturbo autistico necessita di classificare in maniera ordinata e precisa il maggior numero di informazioni attorno a sé.

In questo frame, Sheldon è seduto “sul suo posto” del divano, che gli permette di avere luce, ricircolo d’aria e spazio sociale ottimali.
Foto di “hallofseries.com“.

La sovra-stimolazione

L’assimilazione di così tante informazioni dal mondo esterno rende qualsiasi gesto quotidiano molto difficile, con stimolazioni provenienti da ogni elemento dell’ambiente; inoltre, la difficoltà nelle interazioni sociali non permette loro di cogliere chiaramente elementi comunicativi come le espressioni del viso o le figure retoriche del linguaggio.

Un esempio concreto di sovra-stimolazione ci è fornito dalla National Autistic Society, che ha sviluppato un video 3D dal nome Too much information, per la sensibilizzazione attraverso il VR verso l’autismo.
Questo video è stato prodotto per la sensibilizzazione nei confronti di questa patologia spesso fraintesa, permettendo ad un utente di provare sulla sua pelle ciò che un soggetto affetto da autismo vive ogni giorno.

In questo breve video è possibile fare esperienza della sovra-stimolazione di un soggetto affetto da autismo.
Video dal canale YouTube ufficiale della National Autistic Society.

La stereotipia

La stereotipia, o stimming, è l’insieme di comportamenti ripetitivi che permette ai soggetti affetti da disturbo dello spettro autistico di astrarsi da una situazione ambientale stressante.

Il progetto Virtual Autism Experience, sviluppato Opaque in collaborazione con Microsoft e Amaze, permette ad un utente di vivere l’esperienza sensoriale di un soggetto affetto da autismo al supermercato.
In questo serious game è necessario svolgere dei compiti come recuperare determinati oggetti per la spesa; all’interno dei corridoi, tuttavia, vi sono dei personaggi digitali che si comportano in modo strano e anti-sociale (ad esempio, rubano i prodotti dal carrello del giocatore).
Con l’accumulo di questi stimoli le percezioni dell’ambiente (i colori dei prodotti, i suoni) diventano sempre più pressanti e distorti; l’unico modo per ristabilire la normalità dell’ambiente è, appunto, una stereotipia (ad esempio, accucciarsi e dondolare).

La simulazione Virtual Autism Experience di Opaque.
Video tratto dal canale YouTube di Opaque.

Le applicazioni VR per l’autismo: casi-studio

Nigel Newbutt e la ricerca “Blue Room”

Lo studioso britannico Nigel Newbutt, capo associato del Dipartimento di Comunicazione Progettuale della University of the West of England di Bristol, ha condotto alcune ricerche con il supporto del VR.
Il progetto “Blue Room” del 2014 è un esperimento di terapia cognitivo-comportamentale che sfrutta la Realtà Virtuale.
Attraverso l’uso di proiezioni murali, è possibile far vivere a soggetti affetti da autismo situazioni stressanti o spiacevoli; questa terapia permette loro di migliorare le capacità sociali, come affrontare il traffico o interagire in luoghi pubblici.
La simulazione in VR, inoltre, permette di creare situazioni controllate e isolate dalla realtà disturbante ed eccessivamente stimolante.

La camera dell’esperimento “Blue Room”, in cui sulle pareti è rappresentato un ambiente 3D simulato.
Video tratto dal canale YouTube della Newcastle University.

VR per l’apprendimento dei bambini

La gestione di questi innumerevoli stimoli sensoriali risulta molto impegnativo ad un soggetto affetto da autismo; questo è ancora più difficile per un bambino.
Infatti, la giovane età si lega direttamente alla limitata esperienza del mondo esterno; dunque è più facile per un bambino incorrere in una sovra-stimolazione disturbante rispetto ad un adulto con la stessa gravità di disturbo.

Il progetto Floreo nasce proprio per i bambini: attraverso un visore VR, è possibile far svolgere ai piccoli partecipanti delle sfide di riconoscimento di suoni e di immagini (ad esempio, indovinare l’animale che produce il verso e trovarlo).
Questo software permette ai bambini di astrarsi dalla realtà disturbante in cui sono immersi, ed entrare in un mondo sereno e giocoso; ciò permette al bambino di sviluppare anche le competenze riguardo l’attenzione congiunta.
Essa è fondamentale soprattutto nei contesti lavorativi, perché permette a due individui di indirizzare la propria attenzione su un determinato oggetto, condividendone scopi, obiettivi, funzionalità. Questa è spesso difficoltosa nei soggetti affetti da autismo, a causa degli innumerevoli stimoli che ricevono.

Inoltre, Floreo viene utilizzato per educare i bambini agli incontri sociali inaspettati, in cui gli altri individui possono comportarsi in maniera autoritaria o intimidatoria.
Un esempio concreto è la simulazione di un incontro imprevisto con degli agenti di polizia: essi sono programmati per fare delle domande al piccolo partecipante.
Riuscendo a gestire questa serie di istruzioni, domande codificate nel linguaggio specializzato delle forze dell’ordine (ad esempio, “è libero di andare”), il bambino potrà sviluppare maggior confidenza nel tollerare situazioni sociali impreviste.

Le due applicazioni del software Floreo: l’educazione tramite gioco ed il rapporto con le autorità.
Video tratto dal canale YouTube “Freethink“.

ISpectrum: VR, autismo e lavoro

Le difficoltà comunicative e sociali rendono difficoltose anche le attività lavorative.
Interagire con i colleghi o con i clienti è un’impresa ardua per un soggetto affetto da autismo.

Per questo nasce il progetto ISpectrum, un serious game di Imaginarysrl in cui un individuo può affinare le proprie capacità comunicative ed adattarsi alle norme sociali.
I partecipanti vengono sottoposti a tre ambienti lavorativi (un supermercato, un ufficio e un vivaio) in cui si immedesimano in un dipendente.
Queste applicazioni consentono al soggetto di mettersi alla prova e di abituarsi ad un ambiente di interazione sociale stressante come quello lavorativo.

Conclusioni

Il disturbo dello spettro autistico è una patologia ancora sconosciuta ai più, nonostante se ne senta parlare non di rado.
Le difficoltà sociali di questo tipo di disturbo richiedono un grande dispendio di energie ai soggetti, e questo spesso non è facilitato da chi lo circonda.

Tuttavia, tramite queste campagne di sensibilizzazione e grazie agli strumenti tecnologici in continuo sviluppo, non ultima la Realtà Virtuale, è possibile rendere per un uno di questi soggetti il mondo meno caotico e spaventoso.

Riprendendo le parole del dottor Newbutt riguardo l’utilizzo del VR per l’autismo:

il potenziale reale di queste tecnologie è che, coloro che si trovano in questa situazione, acquisiscano una sufficiente comprensione del mondo neurotipico per poter scegliere poi cosa eleggere nella loro ricerca di autosufficienza e felicità.
Stiamo gradualmente spostando le prospettive dal deficit al punto di forza.

Nige Newbutt

Fonti

Definizione di “autismo” tratta dal sito del Ministero della Salute, in “salute.gov.it“. Consultato il 23.03.2021.

7 applicazioni di realtà virtuale per migliorare la sanità“, 16.03.2018, in VisualPro360, in “visualpro360.it“. Consultato il 23.03.2021.

Too Much Information: la VR per capire l’Autismo“, 9.05.2017, in Virtualmentis, in “virtualmentis.altervista.org“. Consultato il 23.03.2021.

La Realtà Virtuale per il disturbo dello Spettro Autistico“, 26.05.2018, in Idego, in “idego.it“. Consultato il 23.03.2021.

V. Calia, “Autismo e disturbi dello spettro autistico”, pubblicato il 04.11.2019, aggiornato il 14.01.2021, in Uppa, in “uppa.it“. Consultato il 23.03.2021.

Maggiori informazioni sul progetto Floreo su “floreotech.com“.
Una dimostrazione del progetto Floreo è disponibile canale YouTube di Freethink.

Una dimostrazione del progetto “Virtual Autism Experience” è disponibile sul canale YouTube ufficiale di Opaque.

Una presentazione di ISpectrum è disponibile sul caneale YouTube di Imaginarysrl.