VR e fobie

La Realtà Virtuale (VR) può essere utilizzata come strumento per sconfiggere le proprie ansie e fobie? Lo sviluppo delle applicazioni VR degli ultimi anni abbraccia anche il campo della psicologia negli aspetti terapeutici. In che modo la VR può affiancare il terapeuta nel suo compito? Grazie a questa tecnologia e a professionisti formati in questo campo, le persone possono affrontare le proprie paure in un ambiente terapeutico sicuro e protetto.

Fobia Ansia e paura

Vorrei partire con il definire questi tre termini comunemente usati facendo riferimento al DSM – 5: Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali usato da psicologi, psichiatri e medici di tutto il mondo.
Il DSM – 5 definisce l’ansia come uno stato psichico di un individuo, prevalentemente cosciente, caratterizzato da una sensazione di intensa preoccupazione o paura, relativa a uno stimolo ambientale specifico, associato a una mancata risposta di adattamento da parte dell’organismo in una determinata situazione che si esprime sotto forma di stress per l’individuo stesso. Lo stesso manuale fa anche una distinzione tra ansia e paura, infatti la paura è intesa come la reazione a uno stimolo reale, presente ed imminente, mentre l’ansia è intesa come la reazione anticipatoria a uno stimolo che non è presente e potrebbe accadere.

La paura e l’ansia che una persona prova si leggono negli occhi.

La fobia viene invece definita come una paura o ansia marcata verso un oggetto o verso situazioni specifiche. La persona che soffre di una fobia specifica prova una paura marcata, persistente, sproporzionata non solo quando lo stimolo fobico è presente ma anche quando si aspetta di affrontare un oggetto o una situazione specifica. Nel manuale diagnostico vi sono elencate diverse fobie specifiche tra queste le più comuni sono:

– la paura irrazionale di alcuni animali come ragni (aracnofobia) e insetti (entomofobia);
– paure che fanno riferimento all’ambiente naturale come le altezze (acrofobia);
– paure di specifiche situazioni come, per esempio, gli spazi chiusi (claustrofobia) o la paura di volare (aviofobia);
– ci sono anche fobie che fanno riferimento all’ambito medico come la paura del sangue;
– e fobie attribuibili a traumi infantili come la paura irrazionale di pagliacci maschere e bambole.

Terapia tramite VR per superare ansie e fobie.
credits: stateofmind.it

Trattamento e terapia di ansie e fobie tramite VR

Generalmente questi disturbi sono trattati dagli psicologi con specifiche tecniche cognitivo-comportamentali. Queste tecniche agiscono sul controllo della respirazione, sul rilassamento muscolare, sul controllo delle emozioni, sull’immaginarsi a contatto con quella situazione ansiosa e ovviamente sull’esposizione graduata allo stimolo fobico.

Come può essere d’aiuto la VR per superare ansie e fobie?

Uno dei centri più conosciuti che ha sperimentato questa tecnologia applicata al trattamento di disturbi di questo tipo è il Virtual Reality Medical Center (VRMC) situato in California. Il VRMC ha iniziato a trattare questo tipo di disturbi a partire dal 1997 attraverso la terapia cognitivo-comportamentale potenziata dalla VR. La prima fobia trattata nel centro medico fu la paura di volare (aviofobia). L’aiuto più importante che la VR offre in merito alle fobie rispetto al trattamento terapeutico tradizionale è quello di fornire stimoli a quei pazienti che hanno difficoltà a immaginarsi le scene e/o sono troppo fobici per poter provare a confrontarsi in situazioni di vita reale come primo passo iniziale.

Trattamento terapeutico al VRMC.
credits: Virtual Reality Medica Center

Il trattamento inizia con delle tradizionali sedute psico-educative nelle quali il terapeuta insegna le tecniche di respirazione e di rilassamento per fronteggiare le situazioni ansiose. Nelle sessioni successive i pazienti saranno esposti a queste esperienze attraverso la realtà virtuale, a passi successivi, in modo attento e controllato. Al paziente viene spiegato il funzionamento del visore: una volta immerso nell’ambiente virtuale il soggetto avrà il tempo di ambientarsi e prendere familiarità con i dispositivi VR, a seguito di questo processo si potrà procedere con l’esposizione allo scenario temuto in modo graduale.

Ambiente di Realtà Virtuale per terapie volte a soggetti aracnofobici.
credits: Warewable.com

Anche se ogni esperienza virtuale suscita livelli di ansia sempre più elevati, ogni fase può essere ripetuta finché non si ha dimestichezza con la situazione e si è soddisfatti della propria risposta. Ad ogni passo, il terapeuta può vedere e sentire ciò che succede nel mondo virtuale. Se il livello di ansia diventa travolgente, si può tornare a un livello meno stressante del trattamento, o semplicemente rimuovere il visore utilizzato.

Superare ansie e fobie tramite VR al Centro Medico di Santagostino.

Quali sono i vantaggi della VR associata alla terapia di ansie e fobie?

Monitoraggio

Uno dei vantaggi più importanti è quello di poter monitorare l’effetto che la fobia ha sull’organismo. I sensori non invasivi collegati ai polsi, alle dita e in vita consentono al paziente e al terapeuta di visualizzare le modifiche relative alla frequenza cardiaca, all’andamento della respirazione, al sudore e alla temperatura cutanea periferica. Poter osservare le modifiche di queste funzioni corporee consente a paziente e terapeuta di vedere con certezza il livello di ansia o di rilassamento. Questo aiuta soprattutto il soggetto a capire quali sono i sintomi ansiosi e iniziare a usare immediatamente le tecniche di gestione dell’ansia per abbassarla prima che raggiunga livelli intollerabili.

Sicurezza e flessibilità

Altro vantaggio importante riguarda la possibilità di fronteggiare le proprie paure in un ambiente sicuro, privo di minacce reali, il quale può essere esplorato con minore stress rispetto alle situazioni di vita reale. In più la possibilità di fare i conti con la propria fobia in modo graduale permette al soggetto di godere di una terapia “su misura” e flessibile alle proprie esigenze.

Privacy tempi e costi

Altri punti a favore di questo tipo di trattamento sono:
– la privacy del soggetto in quanto la terapia può essere effettuata nello studio del terapeuta;
– i tempi del trattamento, sembra infatti che i tempi varino dalle 8 alle 10 sedute a seconda delle risposte del soggetto ma soprattutto in base a quanto il paziente partecipa attivamente alle sedute;
– i costi del trattamento, i quali si sono rivelati di gran lunga inferiori rispetto alle tradizionali terapie.

Conclusioni

La terapia cognitivo-comportamentale co l’aiuto della VR è comunque soltanto un punto di partenza, il soggetto prima o poi dovrà fronteggiare gli stimoli fobici nella vita reale. La VR rimane comunque un ottimo strumento per superare ansie, paure e fobie ed è per questo che ad oggi questo metodo ha sviluppi in altri campi. È stato dimostrato che l’efficacia del trattamento è di almeno il 92% nelle fobie specifiche e nel disturbo di panico con agorafobia. Viene utilizzato anche per il trattamento di fobia sociale generalizzata, traumatico da stress, disturbi alimentari e obesità.

Fonti

Superare il Panico, l’Ansia e le Fobie Ottenere risultati attraverso la realtà virtuale e la terapia cognitivocomportamentale” Prof. Dr. Brenda K. Wiederhold, MBA, BCB, BCN; traduzione a cura di Luca Morganti, Camelia Sulea, Daniele Pizzioli, e Giuseppe Riva, 2014.
DSM-5 e classificazione delle fobie
VR affiancata al terapeuta